Il
classico itinerario per raggiungere i crateri sommitali dal versante nord dell'Etna, con inizio sentiero nel territorio di linguaglossa dalla stazione di
piano provenzana, zona con impianti di risalita nel periodo invernale per gli amanti dello sci e stazione di partenza per i crateri sommitali nel periodo estivo.
Sicuramente un percorso
per escursionisti allenati, considerando che per la parte iniziale del sentiero, superata la zona iniziale di monte Conca, inizia con un dislivello notevole, circa 1000 metri in quasi 7 km, ma con la giusta andatura e pause fotografiche risulta ugualmente piacevole e tonificante, soprattutto se affrontati nei giusti orari e con condizioni meteorologiche favorevoli.
Superato monte nero e costeggiando gli impianti di risalita, il
panorama spazia su tutta la costa nord-est della Sicilia, da Taormina a Milazzo fino alle isole eolie, con i crateri delle antiche escursioni e la bottoniera del 2002 che raccontano la storia di questa parte del vulcano.
Continuando il tracciato
dopo circa 3 ore di cammino, l'arrivo a
piano delle concazze segna la fine delle salita, siamo a quota 2900 metri, con lo zoom sui crateri sommitali, con i
crateri di sud-est e di nord-est in primo piano e la valle del leone sullo sfondo.
Dopo una breve pausa si riprende il cammino direzione
punta Lucia, costeggiando la curva di livello che segna i
3000 metri di quota, dopo un'oretta di cammino e attraversando la zona più fredda di tutti i versanti etnei, con la presenza di varie zone con ghiaccio perenne, si può ammirare da un angolo unico del territorio il
paesaggio dalla parte opposta del versante Etneo, la zona nord-ovest, con panorama sui Nebrodi e la valle del Simeto, passando per un piccolo cratere del 1975 monte Cumin.
Il ritorno nelle ore più fresche, ripassando per i punti visti e con il percorso tutto in discesa, ne fa ammirare ancora di più la bellezza, con la visita nella parte finale della grotta di monte nero e l'arrivo nel parcheggio iniziale, sentiero che è possibile percorrere
anche in bicicletta se dotati di allenamento e giusta attrezzatura.
Senza dubbio un
itinerario estremo, ma di estrema bellezza sia dal punto di vista vulcanologico che per la storia geologica dell'Etna, oltre a poter apprezzare il panorama su due versanti opposti del vulcano.