L’ attività vulcanica dell'Etna nel corso della ultime settimane è stata caratterizzata da continua attività eruttiva ad una bocca subterminale apertasi il 5 Luglio 2014 sull'alto fianco orientale del vulcano. I crateri sommitali hanno prodotto fenomeni di degassamento continuo al Cratere di Nord-Est (NEC) ed alla Voragine-Bocca Nuova (VOR, BN), mentre una modesta attività fumarolica a tratti pulsante è stata osservata al Nuovo Cratere di Sud-Est(NSEC).

La nuova frattura eruttiva si trova nella sella morfologica esistente sul versante orientale dei coni sommitali, tra il NEC e il SEC-NSEC. La sua posizione approssimativa, risulta essere: Lon 15.0042° - Lat 37.7535° (WGS84).

La frattura si estende per circa 40 metri tra le quote 3025 m e 3010 m sul livello del mare. Sulla frattura sono attive due bocche caratterizzate da intensa attività di spattering, che nel corso della settimana hanno edificato due hornitos di altezza compresa tra 5 e 15 metri circa. Le esplosioni lanciano in aria brandelli di lava incandescente fino ad alcune decine di metri di altezza, ricadendo in prossimità delle bocche stesse in un raggio di circa 50-70 metri. Le bocche in attività si trovano a ridosso della frattura eruttiva del 2008-2009.

Dalla base dei due hornitos hanno origine due flussi lavici che formano un campo lavico che si espande sull'alta parete occidentale della Valle del Bove. Il fronte più avanzato della colata lavica si trovava attestato quasi sul fondo della Valle del Leone, a circa 2600 m di quota sul mare, ed appariva ormai fermo ed in raffreddamento. Questa porzione del campo lavico aveva raggiunto una lunghezza massima di circa 1200 m. A tergo di questo fronte lavico ormai fermo, ad una distanza di circa 190 m, un nuovo flusso lavico attivo si accostava e parzialmente ricopriva le colate eruttate in precedenza.