Nella tarda mattinata del
28 febbraio 2013, al Nuovo Cratere di Sud-Est dell'Etna è avvenuto un nuovo episodio parossistico, al culmine del quale si è aperta anche una frattura eruttiva nella sella fra il vecchio e il nuovo cono del Cratere di Sud-Est.
Una colata di lava emessa da quella frattura ha raggunto la stazione di monitoraggio di Belvedere e si è riversata sulla parete occidentale della Valle del Bove.
La nube di materiale piroclastico è stata spinta dal venti verso est, e le ricadute di cenere e scorie hanno interessato la zona fra Milo e Fornazzo a monte, fino a Giarre e Riposto sulla costa ionica.
Questo parossismo è stato preceduto durante la notte del 27-28 febbraio, da un'intensa attività stromboliana sia alla Voragine sia alla Bocca Nuova.
A Stromboli, il trabocco lavico dalla terrazza craterica iniziato nel pomeriggio del 27 febbraio è cessato nella tarda serata dello stesso giorno.